Bosco Sacro di Bomarzo. In questa sezione vorrei presentare un complesso artistico unico al mondo a cui sono particolarmente legato avendo trascorso a Bomarzo una considerevole parte della mia gioventù, poiché provengono da qui le mie origini paterne.
Stiamo parlando del ‘Parco dei Mostri’ denominato anche ‘Sacro Bosco’ o ‘Villa delle Meraviglie’. Il Parco si estende su una superficie di circa 3 ettari, in una foresta di conifere e latifoglie. Al suo interno trovano posto un gran numero di sculture di varia grandezza ritraenti personaggi e animali mitologici, edifici che riprendono il mondo classico ignorando volutamente le regole prospettiche o estetiche, allo scopo di confondere il visitatore.
Le sculture furono realizzate in basalto dall’architetto Pirro Ligorio nel 1547 su commissione di Pier Francesco Orsini (detto Vicino Orsini). Molte di esse sono contrassegnate da iscrizioni enigmatiche e misteriose. È bene notare che l’attuale disposizione delle attrazioni nel Parco, salvo alcuni casi documentati, non è quello originario ma risale alla seconda metà del XX secolo quando la famiglia Bettini lo rilevò e lo rimise in uso.
Il Bosco Sacro affascinò personaggi come Salvador Dalì e Michelangelo Antonioni, Goethe e molti altri artisti e curiosi che lo visitarono.
In particolare nel 1948 il parco fu visitato da Salvator Dalì che per l’occasione si fece inquadrare in pose originali tra i principali monumenti e definì il luogo un’invenzione storica unica.
Tornando al Bosco Sacro il visitatore viene invitato a compiere al suo interno un vero e proprio percorso iniziatico, un viaggio simbolico per risvegliare il proprio essere. Dovrà affrontare prove precise, raffigurate simbolicamente dai mostri che popolano il parco, che richiamano personaggi della Tradizione e dei miti, e che rappresentano allegoricamente le paure profonde e le proiezioni interiori dell’essere umano. Ogni singola scultura, una volta affrontata, dona all’iniziato una virtù, una chiave, per comprendere e migliorarsi e chi sa ascoltare le riconosce come una parte di sé che improvvisamente ritrova.
Una recente ed affascinante realizzazione suddivisa su tre video di Alberto Lori, ricercatore e scienziato della ‘Quantum Academy’, offre una spiegazione approfondita di ogni singola scultura per testimoniare la sapienza platonica ed ermetica il cui sigillo, presente ovunque, è rappresentato dalla rosa a cinque petali.
Il link a: ‘La magia di un Bosco Sacro – 1° parte‘
Il link a: ‘La magia di un Bosco Sacro – 2° parte‘
Il link a: ‘La magia di un Bosco Sacro – 3° parte‘
Vorrei aggiungere un documentario appena scoperto che descrive il territorio di Bomarzo ricco di siti preistorici ed etruschi. Vedendo questo filmato mi sono tornate alla mente molte località in parte frequentate durante la mia infanzia. I sentieri si snodano attraversando paesaggi fantastici e surreali, dove massi ciclopici si alternano ad una vegetazione rigogliosa e spettacolare. Questi massi si sovrappongono nei profondi precipizi o ‘forre’ che nel dialetto locale vengono chiamate ‘morri’. Percorrendo i vari sentieri nei boschi ricordo di aver percepito una sensazione di forte magnetismo che si univa ad un alone di mistero in quanto nelle poche aperture della fitta vegetazione si intravvedevano solo parzialmente gli antichi manufatti modellati dalle primitive popolazioni. Per anni questo territorio ha subito un abbandono motivo per cui la natura selvaggia e imponente ha preso il sopravvento sulla tracce della storia. Ultimamente, grazie al lavoro di pulizia di molti volontari, stanno tornando alla luce gli antichi siti ed i reperti consentendo agli archeologici uno studio più approfondito per comprendere la cultura di queste popolazioni e per attribuire l’esatta origine e datazione.
Il link a: ‘Bomarzo nel cuore‘
A seguire un ulteriore documentario che svela i segreti ed i misteri di Bomarzo.
Il link a: ‘I misteri di Bomarzo‘